“Spero che faccia arrabbiare le persone in modo costruttivo,” ha dichiarato Bruce Miller al The Hollywood Reporter sugli ultimi sviluppi del drama di Hulu che ha appena ricevuto parecchie nomination agli Emmy 2018. Da qui in avanti la storia contiene spoiler sull’episodio 2×13 di The Handmaid’s Tale.
Per tutti quelli che sono rimasti frustrati dalla scena finale della seconda stagione di The Handmaid’s Tale, lo showrunner e il creatore della serie Bruce Miller, vi dà il benvenuto nel club. L’episodio, intitolato “The Word” [La Parola], termina con Offred (Elisabeth Moss) che compie la scioccante decisione di rimanere a Gilead nonostante si presenti la sua migliore opportunità per scappare. Inoltre, sceglie di affidare la sua neonata Holly, rinominata Nicole in onore di Serena Joy, interpretata dalla magnifica Yvonne Strahovski, ad Emily (Alexis Bledel), rimane a Gilead proprio per cercare la figlia più grande Hannah (Jordan Blake).
Il colpo di scena prepara la strada per una terza stagione in cui i fan possono aspettarsi una Offred molto più di quanto lo sia mai stata prima. “Santa la lotta,” è come Bruce Miller descrive il tono per la terza stagione. Ma molto critici sono stati insoddisfatti dal finale ed in particolare dalla decisione di Offred. Dan Finberg del The Hollywood Reporter ha descritto l’episodio come “sgraziato misto di accontentino per i fan e arrabbiatura per i fan.” Da parte sua Miller ha dichiarato di aver sentito chiaro e forte queste reazioni, con un’eccezione (quella di Vanity Fair che ha definito il finale ridicolo, questo ha davvero urtato i suoi sentimenti!), lui non solo comprende la frustrazione, ma la condivide con loro.
“Mi piace il fatto che la gente sia frustrata,” ha raccontato, rispondendo alle critiche. “Io stesso ero frustrato. Vuoi che lei compia una decisione diversa. Amo il fatto che June compia delle scelte con le quali noi siamo in disaccordo, lei è guidata dalle sue emozioni e dal suo cervello e dalla sua strategia e da tutte cose come queste, in maniera diversa da come lo siamo noi. Quindi sono felice che le persone siano infastidite da quello che ha fatto, e penso che le recensioni mi aiutino a vedere i sentimenti delle persone perché so come mi sento io riguardo a quel momento, ma non si può davvero prevedere come reagiranno le persone finché non arrivi a quel punto.“
Bruce Miller ha poi continuato dicendo: “La cosa incoraggiante è stata che sembra che le conversazioni tra i critici o tra le persone sui social media erano tutte frasi già sentite nella stanza degli autori. Abbiamo discusso queste scelte ancora e ancora. Stanno sfondando una porta aperta.“
Per spiegare la decisione di Offred, il creatore dello show ha detto: “Lei ha passato tutta la stagione rimpiangendo il fatto di dover portare una figlia fuori e lasciarne un’altra indietro, e poi appena è arrivata al punto in cui la figlia non era più nella sua pancia e lei poteva davvero affidarlo ad un altro essere umano, ecco che c’è l’opportunità di tornare indietro e salvare anche la prima. Finché la bambina non nasce, lei non può separarsi. Se la bambina deve uscire, deve farlo anche lei. Ma appena questa non è stata più una verità, lei comprende che la cosa che la tormentava per tutta la stagione era che non sarebbe stata in grado di continuare a vivere con se stessa sapendo di averla lasciata lì.“
“Quindi è sempre bello quando le persone sono interessate e frustrate e urlano alla loro TV e fanno questo genere di cose,” ha continuato. “Non è una serie sempre godibile. Molte volte, è dura, ambientata in un mondo duro e lei deve prendere decisioni difficili, e fa arrabbiare. Ma spero che faccia arrabbiare le persone in modo costruttivo, in un modo che le diverta, non come ‘che cavolo ha combinato Bruce Miller.‘”
“Penso che lei, per la prima volta, stia prendendo delle decisioni da sola sul cosa fare. Per la maggior parte del resto del tempo, in molti versi, lei è trasportata in giro, anche all’inizio della stagione. In un certo senso lei è sballottata come una bambola/ancella che viene mossa di posto in posto. Non ha molta scelta, e qui, lei compie la sua prima importante scelta sul dove andare.“
Parlando con la rivista, momenti dopo che l’annuncio che The Handmaid’s Tale aveva ricevuto ben 20 nomination agli Emmy 2018, Miller ha dichiarato: “Avere il proprio lavoro riconosciuto dai propri pari è un sentimento così speciale che non penso di aver apprezzato finché non è successo.“
The Handmaid’s Tale tornerà con la terza stagione l’anno prossimo.